La colonna sonora di Lincoln è di rara bellezza. John Williams, seppure la sua produzione sia praticamente sconfinata, dimostra di non aver perso nulla della vena creativa che lo ha sempre contraddistinto: con disinvoltura riesce a muoversi tra temi intimi e cantabili e altri di stampo più patriottico e popolareggiante, senza risultare mai banale o ripetitivo. Di estrema raffinatezza le orchestrazioni, certosino in particolar modo l’uso degli archi (che sono uno dei punti forti di Williams, si pensi a Schindler’s List). Williams riesce a dare attraverso le sue note profondità ai personaggi e alle situazioni, descrivendo quasi meglio delle immagini le loro complesse personalità e specificità. Non a caso, ascoltando le sue musiche senza vedere il film possiamo avere ugualmente un’idea ben precisa di cosa descrivano e cosa accompagnino. Di particolare bellezza The People’s House, dove il dialogo fra ance (il tema del clarinetto…), ottoni e archi crea un’atmosfera pacata, carica di speranze e molto suggestiva. Il bellissimo cantabile degli archi in With Malice Toward None (successivamente ripreso dal pianoforte) infonde una pacata fiducia nel futuro, velata da un’accenno di nostalgica introspezione.
Quale colonna sonora, più di questa meditativa riflessione sulla titanica figura di Abraham Lincoln, può essere un migliore inno ai valori di quel Sogno Americano ormai da tempo assente dal grande schermo? Una parola va spesa sugli esecutori: pochi film al giorno d’oggi possono vantare una superba colonna sonora eseguita da una superba orchestra come la Chicago Symphony Orchestra. Nella Musica da film che si rispetti, e che non si limita ad essere un banale jingle, gli esecutori devono essere di livello eccezionale, perché devono essere abituati alla complessità della partitura. La musica di Williams è Musica d’arte!
M.S.
Voto The Cinema Company: ★★★★★ – Voto MrMettiu: ★★★★★